Răzvan Rădulescu a Torino ha presentato il suo libro «Teodosio il Piccolo».
Incontro con i lettori al 30° Salone Internazionale del Libro di Torino.
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Torino, 20 maggio 2017.
Răzvan Rădulescu racconta il mondo fantastico e grottesco di Teodosio il Piccolo e parla del suo rapporto con il passato. Lo stato socialista in cui è cresciuto, gli ha negato un primo incontro con ciò che chiamiamo letteratura per l’infanzia. Eppure, la sua letteratura è intrisa di elementi fantastici che sembrano riguardare proprio il mondo dei più piccoli.
In realtà, per Rădulescu non esiste alcuna differenza: la letteratura è letteratura. Unica, che sia per adulti o bambini. Questo spiega il fatto che nelle sue opere, i cui destinatari sono gli adulti, l’infanzia diventa parte integrante, caratterizzante e irrinunciabile.
Teodosio il Piccolo ne è la prova.
Nato dalla testimonianza scritta della sua infanzia raccolta dai genitori, il libro usa immagini semplici e fantastiche.
A una prima lettura superficiale, i bambini e possono sembrare gli unici destinatari della sua scrittura; ma i veri interlocutori sono gli adulti. A loro sono infatti rivolte le immagini simboliche, lo stile ironico e grottesco, a tratti sprezzante.
Teodosio il Piccolo è un libro che tocca temi socialmente attuali e rilevanti come l’infanzia e lo sguardo degli adulti sui piccoli attraverso il personaggio del piccolo principe Teodosio. Il nome stesso, così come il tono dell’intera opera, non nasconde quello che Rădulescu accenna essere un riferimento al Piccolo Principe di Exupéry e al Principe di Machiavelli.