Che ogni cosa trovi il suo posto
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Il nuovo racconto narrato da Sylvie Richterová assume i connotati di un romanzo-mondo in cui, attraverso la narrazione del protagonista Jan Lazar, il lettore affronta un complesso viaggio nella storia degli ultimi sessant’anni, un caleidoscopio di situazioni esistenziali più o meno legate alla grande storia: dal dopoguerra al crollo del sistema comunista, dalla periferia di una città morava a Roma.
Il nuovo racconto narrato da Sylvie Richterová assume i connotati di un romanzo-mondo in cui, attraverso la narrazione del protagonista Jan Lazar, il lettore affronta un complesso viaggio nella storia degli ultimi sessant’anni, un caleidoscopio di situazioni esistenziali più o meno legate alla grande storia: dal dopoguerra al crollo del sistema comunista, dalla periferia di una città morava a Roma. Attraverso episodi che aprono finestre temporali su epoche e luoghi, protagonisti indiscussi la Cecoslovacchia e l’Italia, e che seguono il sentiero non lineare dei ricordi, si ricompone il puzzle di molte vite: dai grandi vecchi della resistenza antinazista ai ragazzi cresciuti negli anni delle illusioni e del terrore staliniano, dalle suggestive illusioni ideologiche alle umiliazioni quotidiane, dal coraggio di essere liberi a ingiustizie irreparabili. È una scrittura mai banale, di grande suggestione poetica, a tratti ironica e persino comica, di quella comicità che nasce dall’inaccettabilità delle perversioni umane o dall’ottusità degli individui, dall’umana stupidità, e che la scrittrice stessa ha definito “il realismo dell’assurdo”.
Sylvie Richterová (Brno, 1945) è autrice di romanzi, raccolte di poesie e saggi letterari. Vive in Italia dal 1971, ha insegnato letteratura ceca nelle università di Padova, Viterbo e Roma. Come accadde a molti altri esponenti del dissenso, durante il regime sovietico i suoi libri erano proibiti in patria e venivano pubblicati in edizioni samizdat. Il romanzo Che ogni cosa trovi il suo posto è uscito in ceco nel 2014 ed è stato accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica. L’autrice ha vinto per due volte, nel 1994 e nel 2016, il Premio del Fondo Letterario Ceco, nel 2017 il prestigioso premio Tom Stoppard per la critica letteraria e nel gennaio 2018 il Premio della città di Brno per la letteratura. Attualmente vive tra Praga e Trevignano Romano.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2018 |
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Traduzione di | Alessandra Mura |
Codice ISBN | 9788857546933 |
N° pagine | 456 |
Davide Morganti – zestletteraturasostenibile.com, 17 giugno 2020
“Dal dopoguerra al crollo del sistema comunista, il romanzo mondo di Sylvie Richterová”
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Lorenzo Mazzoni – ilfattoquotidiano.it, 21 luglio 2019
“Libri, cinque novità letterarie dall’altra Europa”
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gazzettadifirenze.it, 9 aprile 2019
“Tra le pagine di Che ogni cosa trovi il suo posto: incontro con Sylvie Richterová al Caffè Astra al Duomo”
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Annarita Celentano – mangialibri.com, 23 gennaio 2019
“Che ogni cosa trovi il suo posto”
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Massimo Rizzante – doppiozero.it, 13 gennaio 2019
“Sylvie Richterová: esilio”
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Massimo Rizzante – La Repubblica, 10 dicembre 2018
“La scrittrice kafkiana che ci racconta l’esilio”
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