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Mittelfest, un festival di cultura che guarda “all’altra Europa”

Mittelfest, un festival di cultura che guarda “all’altra Europa”
gennaio 30, 2017 Redazione

Cividale del Friuli è, tra le città italiane, quella che più di tutte rappresenta “l’altra Europa”, quella dell’incontro, dello scambio e del dialogo, in cui sono transitati popoli e culture di comune radice mitteleuropea.
Ed è proprio da questo elemento comune, dal sapore internazionale, che trae ispirazione il Mittelfest, il festival artistico che dal 16 al 24 luglio 2016 si terrà a Cividale del Friuli con il titolo Terra! e all’orizzonte i fuochi. Giunto ora alla sua venticinquesima edizione, l’evento mette al centro del suo sguardo proprio “l’altra Europa” che ha visto l’incontro di Italiani, Austriaci, Jugoslavi, Ungheresi e Cecoslovacchi.
Mittelfest lo fa attraverso un programma variegato di dibattiti, incontri, teatro, musica e danza, che accende i riflettori su una comunità multinazionale europea che ha condiviso un passato comune e che guarda insieme al futuro.
Basti pensare alla posizione geografica di Cividale, punto di intersezione tra le lingue tedesche, neolatine e slave, che qui si erano confrontate, per comprendere come la cittadina rappresenti una viva testimonianza di quel crogiolo di influenze che è stata nel secolo passato.
E, sul finire del ‘900, Giorgio Pressburger, ideatore e per oltre un decennio direttore artistico del festival, così ne riconosceva il valore culturale:

«Quella cultura che era unitaria ai tempi dell’impero austroungarico sembra ritrovare adesso, verso la fine del secolo, la sua compattezza. Nei due primi decenni del ‘900 nell’Europa centrale e centro-orientale era avvenuto qualcosa di paragonabile a un Rinascimento, un’incredibile concentrazione di creatività. Due guerre hanno devastato tutto. Ma noi, quei legami, possiamo tornare a stringerli».

Idee che sono poi state portate avanti dai direttori che sono succeduti alla guida del festival, fino a Franco Calabretto, ora alla direzione.
A proposito del patrimonio culturale di “un’altra Europa”, l’antropologo Nicola Gasbarro chiudeva l’edizione 2013 di Mittelfest:

«Solo se saprà analizzare comparativamente il suo passato, l’Europa avrà un futuro e una nuova prospettiva antropologica. Solo in questo modo: mettendo in moto una diversa immaginazione culturale».

Con un’attenzione speciale alla valorizzazione e alla salvaguardia degli ambienti naturali, Mittelfest anche quest’anno punta lo sguardo delle comunità europee su problemi distanti dalla politica internazionale, «ma che toccano la vita quotidiana delle persone, il loro benessere, la sicurezza nel futuro nel tempo delle crisi, il bisogno di un nutrimento che non sia solo alimentare».
Significa guardare all’altra Europa da una prospettiva, opposta a quella dei pregiudizi nazionali, che cerca di valorizzare i legami e la circolazione di valori tra i Paesi che hanno vissuto le trasformazioni violente e morbide della fine del ‘900.

Rielaborazione tratta da Roberto Canziani, che si è rifatto al contributo storico pubblicato in Mittelfest. Palcoscenico d’Europa, volume a cura della Regione Friuli Venezia Giulia, 2014.
Per informazioni: www.mittelfest.org.