Sylvie Richterová, Che ogni cosa trovi il suo posto (Mimesis Edizioni, 2018); tr. it. dalla lingua ceca di Alessandra Mura.
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Sylvie Richterová, nata a Brno nel 1945, è autrice di romanzi, raccolte di poesie e saggi letterari. Vive in Italia dal 1971, ha
insegnato letteratura ceca nelle università di Padova, Viterbo e Roma.
Come accadde a molti altri esponenti del dissenso, durante il regime sovietico i suoi libri erano proibiti in patria e venivano
pubblicati in edizioni samizdat. Il romanzo Che ogni cosa trovi il suo posto è uscito in ceco nel 2014 ed è stato accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica.
L’autrice ha vinto per due volte, nel 1994 e nel 2016, il Premio del Fondo Letterario Ceco, nel 2017 il prestigioso premio
Tom Stoppard per la critica letteraria e nel gennaio 2018 il Premio della città di Brno per la letteratura.
Attualmente vive tra Praga e Trevignano Romano.
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La scrittrice kafkiana che ci racconta l’esilio: articolo di Massimo Rizzante, pubblicato su La Repubblica il 10 dicembre 2018 (pag. 31).
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Che ogni cosa trovi il suo posto: la recensione di Annarita Celentano, su Mangialibri
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L’autrice è stata scelta per rappresentare la letteratura ceca nell’incontro Giornata europea delle lingue: il ceco, in cui oltre a Sylvie Richterová era presente anche la traduttrice Alessandra Mura e sono stati letti alcuni brani, a cura dell’attore Giacomo De Rose.
L’iniziativa è stata promossa dalle Biblioteche di Roma nell’ambito della giornata annuale dedicata alla diversità linguistica europea.