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Il Premio letterario Europeo: per una letteratura condivisa oltre i confini nazionali

Il Premio letterario Europeo: per una letteratura condivisa oltre i confini nazionali
gennaio 30, 2017 Redazione

Il 5 aprile scorso sono stati annunciati a Bruxelles da Tibor Navracsics della Commissione Europea per la cultura, i dodici vincitori dell’ European Union Prize for Literature 2016.

Si tratta di un premio letterario, istituito nel 2009, che è stato fondato e finanziato dal Programma Cultura dell’Unione Europea, con il supporto economico European Booksellers Federation (EBF), dall’European Writers Congress (EWC) e dalla Federation of European Book Publishers e che ogni anno elegge dodici titoli vincitori dei paesi aderenti al programma.

Tibor Navracsics così spiega l’idea che sta alla base del premio:

«La letteratura ci permette di conoscere meglio noi stessi e chi ci sta attorno, cosa che, soprattutto nel nostro tempo è più importante. Per questa ragione noi continueremo a sostenere le traduzioni, le pubblicazioni, le vendite e la lettura di opere letterarie straniere».

Lo scopo dell’European Union Prize for Literature è dunque quello di incoraggiare e promuovere la creatività e diversità letteraria sul territorio europeo, con un’attenzione specifica agli autori emergenti. Fare in modo che vengano conosciuti nei propri paesi, ma anche che, attraverso una circolazione nel territorio europeo mediante la traduzione, essi instaurino un dialogo interculturale con i paesi comunitari.

Per questo motivo il Programma Europa Creativa sostiene attivamente le traduzioni letterarie attraverso bandi aperti alle case editrici.

Mimesis ha accolto questa proposta e, beneficiando di un finanziamento europeo per le traduzioni, ha varato una collana di letteratura europea, eLit, in cui confluiscono opere tradotte di narrativa europea che hanno vinto il Premio letterario europeo.

Tra i primi titoli in uscita il prossimo maggio e che saranno presentati al Salone del Libro di Torino vi sono: Niente di nero in vista di Nataša Kramberger tradotto da Michele Obit (Slovenia), Solo l’amore di Laurence Plazenet (Francia) tradotto da Simona Carretta e Roulette di Lada Žigo (Croazia) tradotto da Elisa Copetti.

Come partecipare al premio?

Al premio possono concorrere, a rotazione ogni anno, 12 dei 37 Paesi facenti parte del Programma Europa Creativa: questi costituiscono una giuria nazionale che seleziona un serie di autori contemporanei emergenti del loro paese la cui opera risponde ai requisiti definiti dalla Commissione Europea. Spetta poi a una giuria internazionale la valutazione delle proposte e la nomina di un vincitore per ciascun Paese partecipante.

Ogni vincitore riceve una somma simbolica di 5000 euro, cui va aggiunta la visibilità su tutto il territorio europeo, grazie anche alla partecipazione alle più importanti fiere del settore, quali Francoforte, Londra e Parigi.

Quest’anno i vincitori appena proclamati, che verranno presentati alla cerimonia di premiazione del 31 maggio a Bruxelles, sono:

Tanja Stupar-Trifunović (Bosnia); Christophe Van Gerrewey (Belgio); Antonis Georgiou (Cipro); Bjørn Rasmussen (Danimarca); Paavo Matsin (Estonia); Selja Ahava (Finlandia); Nenad Joldeski (Macedonia); Benedict Wells (Germania); Gast Groeber (Lussemburgo); Claudiu M. Florian (Romania); Jasmin B. Frelih (Slovenia) and Jesús Carrasco (Spagna).

Anche l’Italia ha avuto i suoi vincitori: nel 2009 con Daniele Del Giudice, Orizzonte mobile (Einaudi), nel 2012 con Emanuele Trevi, Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie) e nel 2015 con Lorenzo Amurri, Apnea (Fandango).

Autori che hanno avuto l’opportunità di fare circolare la loro produzione, che è anche cultura e tradizione di un popolo, oltre i confini nazionali.

Ulteriori informazioni:

– Il premio letterario dell’UE:
http://www.euprizeliterature.eu/
– Il programma Cultura:
http://ec.europa.eu/culture/index_en.htm
– I finanziamenti a sostegno della traduzione letteraria:
http://eacea.ec.europa.eu/culture/programme/strands1_en.php#3