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Essere di nuovo intero, ricucire gli stralci del tempo e dello spazio spezzati dalla guerra per trovare una continuità e superare il proprio trauma è ciò che Mustafa Huser, poeta e soldato, si propone di fare. Nasce così un labirinto onirico che si dipana su tre tempi diversi: quello dell’innocenza, l’infanzia e la giovinezza in un paesino bosniaco sulle rive del fiume Una, dove il protagonista vive immerso nell’idillio della natura, innamorato del fiume, dei suoi abitanti reali o immaginari, della sua vegetazione rigogliosa e dei cicli vitali che detta inesorabilmente.
Faruk Šehić, Il mio fiume, 2017; tr. it. dal bosniaco di Elvira Mujčić.
Titolo originale: Knjiga o Uni, Buybook, Sarajevo, 2011.
ROMANZO VINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO EUROPEO 2013
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Essere di nuovo intero, ricucire gli stralci del tempo e dello spazio spezzati dalla guerra per trovare una continuità e superare il proprio trauma è ciò che Mustafa Huser, poeta e soldato, si propone di fare. Nasce così un labirinto onirico che si dipana su tre tempi diversi.
Il primo, è quello dell’innocenza, l’infanzia e la giovinezza. Il protagonista vive immerso nell’idillio della natura di un paesino bosniaco sulle rive dell’amato fiume Una. Di questo luogo, ama tutto: gli abitanti reali o immaginari e la sua vegetazione rigogliosa. Ma anche i cicli della vita che detta inesorabilmente.
Irrompe poi il tempo della distruzione. Sulla linea del fronte Mustafa percorre i sentieri di lucidità e follia di chi è costretto a imparare l’odio. Persino a uccidere, per poter sopravvivere.
Infine, il dopoguerra, carico dei fantasmi e dei tentativi di tornare alla normalità in un villaggio e un Paese ormai distrutti.
E proprio da questa impossibile normalità Mustafa ci conduce nel suo mondo interiore allucinato, rabbioso, doloroso e tenero.
Il linguaggio si accorda al percorso intimo del protagonista: ora è malinconico, poetico e fantasmagorico; ora crudo, caustico e sofferente. Sulle rive del suo fiume immutabile ed eterno, Mustafa, archivista e cronista del mondo passato, affida alla parola scritta il compito di ricreare la bellezza di quanto è andato perduto.
UN CAPITOLO DEL ROMANZO
scelto per i lettori dalla traduttrice
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Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788857536767 |
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Anno di pubblicazione | 2017 |
N° pagine | 208 |
Traduzione di | Elvira Mujčić (dal bosniaco) |
Diva e donna, 6 febbraio 2018,
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